Visualizzazioni totali

Tanks!

Search

giovedì 12 maggio 2011

Rivista SINCLAIR Computer

Oggi   pomeriggio, girovagando   sulla  rete  alla  ricerca  di  notizie sullo  ZX  Spectrum della  Sinclair, mi son  ricordato  di aver  letto  "illo tempore" (30 anni fa.... sigh!)  una bella  rivista  ad  esso dedicato..... la "SINCLAIR COMPUTER".
Sono riuscito a trovare un bel sito ( http://www.museo-computer.it/SalaLettura/Sinclair%20Computer  ) dove e' possibile visionare tutte le riviste scannerizzate pagina per pagina.
Ringrazio pubblicamente, a nome mio e vostro, l'ideatore e curatore del sito. Grazie!



martedì 3 maggio 2011

Arcade Motion MEGADRIVE

Ebbene si, a volte tornano!
E stavolta e' tornata con tutti i crismi.
Mi spiego.....e' da pochi giorni in vendita una nuova versione dell'intramontabile Sega Megadrive.
Oltre  a  quelle gia'  messe  in  vendita  dalla  BLAZE, una  societa' che, daccordo  con  la  Sega, produce console  perfettamente  compatibili  con  il  Megadrive, e' adesso disponibile  una nuova console, dal nome Arcade Motion Megadrive, che utilizza la tecnologia wireless tipica della Wii per alcuni giochi in essa incorporati Infatti, con l'acquisto della console, abbiamo da subito a disposizione ben 15 giochi sega precaricati:
1) Alex Kidd in The Enchanted Castle
2) Arrow Flash
3) Bonanza Bros.
4) Columns
5) Columns II
6) Columns III
7) Crack Down
8) Fatal Labyrinth
9) Flicky
10) Ristar
11) Sonic the Hedgehog 1
12) Sonic the Hedgehog 2
13) Sonic Spinball
14) Ecco
15) The Ooze
Inoltre, per utilizzare al meglio i nuovi joystick wireless dedicati, ci sono anche 7 giochi interattivi precaricati:
1) Golf
2) Baseball
3) Table Tennis
4) Fishing
5) Boxing
6) Tennis
7) Snowboarding

E non finisce qui......
E' possibile inoltre ottenere altri 18 giochi ufficiali direttamente dal sito e farli leggere dalla console attraverso una SD card inseribile nell'apposito vano!
A questo punto vi chiederete: se e' possibile scaricare altri giochi su SD, sara' possibile utilizzare tutto il vastissimo parco giochi del Megadrive scaricandoli da altri siti?
Penso di si! A patto pero' che voi abbiate di fatto i giochi in originale! ;-)
Comunque....vi daro' conferma prossimamente appena saro' in possesso di questa fantastica macchina!
A proposito, il prezzo sembra davvero irrisorio: non dovrebbe superare i 40 euro!

A questo punto lasciatemi pensare a "voce alta"....se si riesce a commercializzare (e vendere bene) console anni 80/90, e' mai possibile che nessuna industria abbia pensato di immettere nuovamente sul mercato computer 8 bit, semmai potenziati?
Mah!!!!


Tanks!

Breve storia del Commodore 64




Commodore 64

Il Commodore 64 è stato il computer più venduto nella storia dell' informatica, si calcola che ne furono prodotti più di venti milioni di esemplari nell'arco dei dieci anni che vanno dal 1982 al 1992.Lo strepitoso ed impareggiato successo di questo computer fu dovuto in primo luogo al prezzo di vendita molto basso, alla possibilità di collegare direttamente il computer ad un normale televisore ed alle notevoli caratteristiche tecniche che lo rendevano all' avanguardia per le sue capacità grafiche e sonore. La disponibilità di numerose periferiche come modem, lettori di floppy disk, stampanti e plotter era inoltre sinonimo di grande espandibilità del sistema.Come era già successo con il VIC-20 il Commodore 64 fu il primo computer usato da milioni di persone tra cui molti programmatori e sviluppatori, diventando così il sistema privilegiato su quale realizzare software con un budget molto basso.

Il Commodore 64 nacque dall'idea di produrre dei nuovi chip all'avanguardia per prestazioni in quanto a grafica e suono con la speranza che venissero scelti per equipaggiare le future console e schede di videogiochi da sala.Quando a novembre del 1981 gli integrati furono pronti il direttore della Commodore Jack Tramiel cambiò idea e commissionò ai suoi ingegneri la creazione di un nuovo computer con 64K di memoria da esibire al CES di Chicago che si sarebbe svolto solo 6 settimane dopo. Entro la fine del 1981 erano già pronti 5 prototipi di questo nuovo computer dal nome in codice VIC30 e nelle due settimane rimanenti prima della fiera il vecchio sistema operativo del VIC20 venne adattato al nuovo computer. Alla fiera il computer si rivelò un successo anche a causa della mancanza di competitori diretti e nell' agosto del 1982 iniziò la produzione in massa.

Il cuore del Commodore 64 era la CPU 6510, un microprocessore progettato dalla MOS Technology (società possieduta dalla Commodore) per essere compatibile con il 6502, uno dei microprocessori più diffusi nei computer dell'epoca, anch'esso prodotto dalla Commodore. Il sistema operativo del Commodore 64 è racchiuso nelle tre ROM 901225 (generatore di caratteri), 901227 (kernel) e 901226 (basic). La RAM installata sulla scheda madre era di 64K e non era certo poca per quei tempi: furono comunque rese disponibili in seguito schede di espansione da 128 e addirittura 256Kbyte. Sempre nell'ottica di ridurre al minimo i costi di produzione il Commodore 64 fu dotato del vecchio Basic V2 nonostante fosse disponibile il Basic 4.0 già utilizzato nei computer professionali della serie PET/CBM40xx ma che avrebbe richiesto l'impiego di un integrato ROM aggiutivo. Il Commodore 64 fu il primo computer dotato di un chip dedicato alla sintesi sonora: il SID 6881 era infatti capace di riprodurre 3 voci indipendenti e di sintesi vocale umana.

Furono prodotte varie versioni del Commodore 64 tutte identiche in quanto a potenza e caratteristiche tecniche ma differenti sia nell'aspetto che nel disegno della scheda madre e dei componenti utilizzati.

Il primo modello entrò in produzione nel 1982 come diretta evoluzione del Commodore VIC-20, il computer che aveva spianato la strada alla Commodore nel mondo dell'home computing. Dal suo predecessore ereditava il basso costo di produzione, la forma del case, la tastiera, il trasformatore e la struttura della scatola, tutto per ridurre al minimo le modifiche nelle linee produttive e quindi i costi. Questo modello è noto in Italia come "biscottone" per la forma rotondeggiante e per il colore marrone del case che ricorda appunto un biscotto. Furono prodotte numerose periferiche dal design simile come il lettore di floppy disk Commodore 1541 primo modello, il monitor Commodore 1701 e la tastiera Commodore Music Maker. Fu un successo senza precedenti dal punto di vista commerciale, destinato a restare irripetibile con una stima di vendita tra i 17 e 22 milioni di esemplari.



Il secondo modello entrò in produzione nel 1986 e fu denominato Commodore 64C.Questa nuova versione differiva dalla precedente soprattutto nel design del case, ora bianco e piu' compatto, simile a quello del C128 e dell'Amiga 500. Furono ridisegnati anche il trasformatore e la scatola del computer. Veniva tolta inoltre l'alimentazione a 9V sull' user port, modifica che portò al malfunzionamento di talune schede aggiuntive che invece richiedevano la corrente direttamente dal computer.Naturalmente come per ogni restyling che si rispetti anche l'intera linea delle periferiche si vestì di abiti nuovi abbandonando il precedente colore marrone e le vecchie linee ormai fuori moda: uscì quindi il nuovo lettore floppy Commodore 1541 II, i monitor della serie 1801, stampanti come la MPS1200 e il rarissimo Commodore 1581, il lettore per floppy disk da 3,5 pollici in grado di salvare ben 800Kbyte di dati su ogni singolo disco: una vera immensità se si pensa che a quei tempi i programmi occupavano raramente più di 100K.



Nel 1987 vide la luce un nuovo modello, il Commodore 64G che riprendeva la forma del case originale ma con una colorazione bianco panna e la tastiera del Commodore 64C, rappresentando quindi una sistesi estetica dei due modelli precedenti, nonchè una nuova scheda madre completamente ridisegnata che vedeva tra le maggiori modifiche la riduzione delle tre ROM a due e degli otto chip RAM tipo 4264 a due integrati di tipo 41464 riducendo così ulteriormente i costi di produzione.



Accanto a questi modelli standard ne vennero prodotti altri con caratteristiche simili ma funzioni diverse: Commodore 64SX: fu il primo computer portatile a colori, si trattava sostanzialmente di un Commodore 64 a forma di valigetta che includeva un floppy drive 1541, un monitor da 5 pollici a colori e una tastiera separata che faceva da chiusura per il computer.

Questa versione, estremamente compatta, comprende un unico blocco formato da monitor, tastiera e lettore drive e costituisce di fatto uno dei primi tentativi di realizzare un computer portatile. Il suo peso non particolarmente contenuto tuttavia ne rendeva il trasporto disagevole sulle lunghe distanze. Il Kernal era pressochè identico a quello di un C64 classico con qualche secondaria differenza, come ad esempio la combinazione di colori della schermata iniziale e l'assenza di routine per la gestione del registratore. Non molto diffuso all'epoca, è attualmente particolarmente ambito tra i collezionisti.



Un altro esempio di quanto la Commodore fosse all'avanguardia in quanto a tecnologia. Commodore 64 Game System: un Commodore 64 senza tastiera che venne venduto in Europa come console da gioco con cartucce intercambiabili nel tentativo di entrare nel mondo delle console casalinghe a basso costo.Il tentativo, concettualmente ancor prima che commercialmente, fallito di trasformare il Commodore64 in una Consolle. Il C64Gs e' uguale in tutto e per tutto al C64 eccetto la presenza di una tastiera. Per il lancio furono prodotte una serie di giochi ( Myth: History in the Making, Last Ninja Remix. Rick Dangerous, Stunt Car Racer and Microprose Soccer ed altri ancora), ovviamente utilizzabili anche sul C64 classico, che tuttavia non bastarono a salvare dal fallimento questo inutile progetto.

Sostanzialmente un passo indietro dal punto di vista concettuale che si e' rivelato uno dei più gravi errori commerciali della Commodore. Max Machine: Conosciuto anche come Ultimax e distribuito esclusivamente sul mercato giapponese, fu una macchina realizzata seguendo logiche in apparenza incomprensibili. Di certo si trattava di una prodotto alquanto particolare: sostanzialmente si puo' descrivere come un Commodore 64 con 2,5 Kbyte di memoria (!), una tastiera a membrana ed un limitato numero di porte esterne che rendeva impossibile - ad esempio - collegare Floppy Drive, Stampante e Modem. In realta' si trattava di un ibrido tra un Computer e una Console che non soddisfava nessuno: la pochissima memoria RAM rendeva il C=Max un computer poco allettante, mentre la presenza della tastiera ne faceva una console a meta'. Il Commodore MAX e' stato progetto dall'ingegnere Yashi Terakura, della Commodore Japan. Fu un flop commerciale e oggi rapprenseta una delle molte rarità nella produzione Commodore.



Golden Commodore 64: sia in Europa che in America per commemorare il milionesimo computer prodotto vennero realizzati i Commodore 64 Golden: più simili a degli oggetti decorativi che a computer realmente utilizzabili nonostante fossero perfettamente funzionanti. Oggi sono piuttosto ricercati dai collezionisti.



Il Commodore 64 ALDI, versione prodotta nel 1987 esclusivamente negli USA ma riservata al mercato tedesco. Fu soprannominato ALDI dalla rivista tedesca "64'er Magazine", perché era frutto di un accordo commerciale tra la Commodore e la catena di supermercati ALDI. Sulla targhetta identificativa viene riportato semplicemente "C 64". Il C64 "ALDI" riprende la forma e il colore del 64 originale, ma con tastiera bianca del Commodore 64 C prima serie e scheda madre ASSY 250469. Il ritorno al vecchio case fu probabilmente una mossa commerciale per differenziare il prodotto da quello disponibile presso i rivenditori specializzati, leggi Commodore 64 C, visto che il 64 "ALDI" veniva offerto ad un prezzo da "discount". Differente dal C64G, C64C, C64 seconda edizione, rappresenta un mix di tutte queste versioni. E' interessante notare la CPU principale caratterizzata dal microprocessore MOS 8500, quello del Commodore 128, anziché il tradizionale 6510.



Il Commodore 64 DTV, dove DTV sta per Direct-to-TV. console per videogiochi, prodotta ai giorni nostri (primi anni 2000) da Tulip BV, è tutta "contenuta" nel "joystick". Contiene "built-in" 30 videogiochi classici. È possibile effettuare hacking vari, che ne rendono addirittura possibile la connessione ad una tastiera PS2 e ad un drive 1541-compatibile.

Il Commodore 64 tornera' sotto una nuova veste nel giugno 2010!!!

Articolo tratto da LA STAMPA.it
- "In vendita da giugno con una nuova tecnologia, ma il design ricorda gli anni '80.

ROMA
Il Commodore 64, star informatica degli anni '80, sta per tornare con una versione aggiornata, ma un design che ricorda molto l'originale. il computer con il processore a 8 bit lanciato nel 1982 e che ha venduto 17 milioni di esemplari in tutto il mondo in 12 anni, sara' sostituito da un all in one con un processore a 64 bit, 4 Gigabyte di memoria Ram e un hard disk da 500 Gigabyte. Per il lancio la compagnia, che ha rilevato il marchio della Commodore Videogames, punta proprio sulla nostalgia:"Ci avete amato allora - recita lo slogan su una foto del vecchio modello - e ci amerete di nuovo".
Al posto del mangiacassette il nuovo Commodore avra' un lettore dvd e un dispositivo per la connessione wireless ad Internet, e le sue misure saranno di 44 cm di larghezza per uno spessore di 5 cm. Potra' usare come sistema operativo sia Windows che quelli open source Linux e Ubuntu."


I prezzi, vanno dai 475 dollari per il case con scheda madre, fino ad arrivare ai 1295 dollari completo di processore quad core, memoria, hard disk da 2 Tb.
Per maggiori informazioni ecco il link:
www.commodoreusa.net

Nuovo Commodore 64

Nuovo Commodore 64
In vendita da giugno 2010